Gli istriani sono conosciuti come quelli che ospitano cordialmente, specialmente gli istriani dall'entroterra d'Istria. Può succedervi che vi invitino nella loro casa senza un motivo speciale, offrendovi del prosciutto crudo e un bicchiere di vino oppure una grappa che hanno prodoto da soli.
Durante la storia, diverse nazioni arrivavano in Istria e portavano con se la loro cultura e le loro usanze e così anche influenzavano la cucina istriana. Mescolando queste differenze, pian piano, si è creata un'unica cucina istriana con la propria identità esistente anch'oggi. Mangiare fuori casa, nello stile delle osterie italiane, è molto famoso e queste cantine, chiamate così qui, offrono un'atmosfera bellissima e casalinga.
In Istria ci sono ben 600 ristoranti, ed è un bel numero per una regione così piccola e la scelta è davvero grande e provocante.
Partendo in macchina, bicicletta oppure a piedi per i nostri dintorni, viuzze serpeggianti e sentieri vi porteranno fino agli angoli nascosti, fino ai casali dispersi nel paesaggio e fino alle cittadine e castelli vecchi situati sulle colline.
Visitate la città più piccola del mondo – Hum (Colmo), il vecchio mulino all'acqua a Kotli, il castello medievale a Boljun..... e condite tutto questo con il cibo e il vino tipico nelle cantine locali!
A soli 8 km dalla nostra casa si trova la città più piccola del mondo – Colmo. La leggenda dice che i giganti, mentra costruivano le altre, più grandi città nella valle del fiume Quiete (Mirna), dalla poca pietra rimanente, in fine, abbiano costruito Colmo, e perciò è la più piccola.
L'aspetto odierno risale all' 11. secolo, e anche se nella sua storia burrascosa aveva più abitanti, oggi ne sono rimasti solo una ventina. Colmo è rimasta un vero tesoro dell'eredità architettonica e culturale medievale. Ha tutte le caratteristiche di una città anche se tutto è piccolissimo: le mura della città, il portone della città, la piazza, due strade principali, la chiesa parrochiale, la loggia, la tavola conteale. Questa tavola era il punto d'incontro dei padri della città, qui si prendevano le decisioni e proclamazioni pubbliche.
Anche oggi a Colmo c'è l'abitudine di eleggere un prefetto per un anno, quando tutti i maschi della contea, intagliando i voti su un bastone di legno (raboš), eleggono il capo. Accanto alla chiesa parrochiale dal 1802, qui si trova anche la chiesa di San Geronimo (Sveti Jeronim) dal 12. secolo, dipinta ad affresco sotto l'influenza bizantina con molte scritte glagolitiche (vecchio carattere croato) e grafiti.
Nella cantina locale potete comprare la guida cittadina e assaggiare le specialità tipiche in un ambiente molto piacevole e casalingo. Alcuni cibi vengono serviti sulle tafferie che gli da' originalità. Dovete provare BISKA – una grappa del paese che si prepara tradizionalmente secondo la ricetta vecchia 2000 anni, e he la cantina ha avuto dal defunto parroco – raccoglitore di erbe.
Cittadina medievale sulla collina, allontanata da Colmo 7 km in direzione di Pinguente (Buzet). La cittadina ha le mura ben conservate con 5 torri, il portone, il lapidario romano, la loggia. Come Colmo, la città nel passato era un contro forte della cultura e scrittura slava. L'alfabeto glagolitico era il primo alfabeto slavo usato per un lungo periodo. Fino ad oggi si sono conservate delle scritte glagolitiche, particolarmente a Rozzo e nei dintorni.
Nel centro si trova la cantina locale – La cantina di Rozzo (Ročka konoba) dove potete assaggiare i cibi tipici (frittata agli asparagi, ai funghi oppure ai tartufi, formaggio e prosciutto crudo fritti all'olio d'oliva) e la grappa biska. Dagli osti cordiali potete avere ancora qualche informazione sui monumenti locali e le chiavi per visitare la replica della pressa stampante di Guttemberg che si trova qui.
Viaggiando da Colmo verso Rozzo, raccomandiamo una gita fino il vilaggio pittoresco di Kotli e il vecchio mulino. Una viuzza asfaltata serpeggiante porta tra il bosco, tra i campi e prati. E quando pensi che ti sia già perso, davanti a te appare un ponte di pietra e delle case vecchie e rustiche. Oggi Kotli sono un centro rurale protetto con vecchi ballatoi, volte e camini pittoreschi. Una volta era un vilaggio di artigiani e mulinai, le cui famiglie, nella metà del secolo scorso l'hanno cominciato ad abbandonare, come anche molti altri vilaggi dell'Istria. Solo i resti degli edifici - case, ci ricordano di un altro tempo.
Solo negli ultimi anni la vita sta cominciando a tornare a Kotli. Oggi attira i turisti, non solo per gli esempi dell'architettura Istriana, ma anche per il vecchio mulino. Attraverso il vilaggio scorre il fiume Quieto (Mirna), cadendo in cascate sulle roccie, scavando nella pietra incavature in forma di caldaie socondo le quali il vilaggio ha preso il nome (caldaie- Kotli). Nel periodo caldo d'estate, si può anche fare bagno in queste piscine naturali. Il fiume Quieto, una volta, aveva più mulini in questo territorio, ma questo è uno dei rari che resiste al tempo anche se non è più in funzione. Un'ottima cantina si trova lungo il fiume, dove nell'ambiente rustico potete godere i benefici della cucina tipica e la vista sul vecchio mulino.
Ancora una cittadina medievale a una quindicina di 15 km dalla nostra casa, in direzione della galleria Učka - Labin (Rabac). Si è sistemata sulla collina con una vasta vista alla valle fertile del fiume Boljunčica e al massiccio montuoso di Učka (Monte Maggiore) sopra la stessa. Questa posizione era la ragione della nascita di questo posto, dal casteliere preistorico alla fortificazione che custodiva ai romani la strada che portava da Fianona attraverso il Monte Maggiore fino a Tarsatica (Trsat), e più tardi, nel medioevo, alla fortificazione che custodiva i confini del Principato di Pisino (Pazin). Quella Boljun - né città né vilaggio, spesso pagava caro la sua posizione di bordo, ma resisteva.
Dal 15. alla fine del 17. secolo la città era al proprio apogeo, aveva i propri giudici, il prefetto, le proprie leggi e ci abitavano circa 130 famiglie. Boljun, come anche altre cittadine istriane più conosciute, era uno dei centri della scrittura glagolitica, di che ci testimoniano molti documenti conservati. Oggi a Boljun abita solo una trentina d'abitanti.
Godendo la vista panoramica tra i vecchi castelli, potete godere anche le specialità tipiche e buon vino nella cantina locale di Boljun sistemata accanto al castello.
Pisino è il centro amministrativo della regione d'Istria, e grazie alla sua posizione centrale nell'entroterra della penisola istriana, viene chiamata «cuore d'Istria». La città si è sviluppata attorno al castello medievale. Il castello di Pisino è la fortificazione più conservata e la più grande d'Istria. Si nomina già nel 983 e oggi ci si trovano il Museo etnografico e il Museo della città di Pisino.
Il castello si è sistemato sulla roccia sopra l'abisso della fossa di Pisino dove il fiume Pazinčica si perde misteriosamente sotto terra. Questo fenomeno naturale e l'immagine fascinante hanno ispirato lo scrittore famoso Jules Verne a sistemare proprio qui una parte della fabula del suo romanzo Mathias Sanford dal 1885. Ogni anno, alla fine di luglio, si organizzano i Giorni di Jules Verne. A Pisino troverete il mercato, dei negozi, delle banche, dei ristoranti, l'ufficio turistico. La più grande fiera tradizionale d'Istria, si tiene ogni primo martedì del mese.
Se volete vivere uno dei panorami più belli in questa parte d'Europa, visitate Monte Maggiore e salitu sulla sua cima più alta Vojak (1401 m), dove dalla Torre - belvedere, nelle giornate belle si vedono l'Istria, le isole del Quarnaro e quelle della Dalmazia centrale, Gorski Kotar, le cime delle Alpi italiane, Venezia. Fino a Vojak potete arrivare in macchina oppure a piedi, camminando per qualche oretta per dei numerosi sentieri, e poiché i sentieri portano attraverso i boschi di faggi botanicamente preziosi, qui troverete, nei mesi estivi, rinfrescamento necessario.
Quello che particolarmente interesserà i visitatori del Parco, desiderosi di un soggiorno attivo nella natura, sono delle numerose possibilità ricreative, dalle passeggiate leggere alle più impegnative scalate libere, l'alpinismo oppure la speleologia. Se aggiungiamo molti itinerari tracciati per il ciclismo montano, il campo d'aviazione per volare con l'acquilone e con il paracadute, l'invito a visitare il Parco di Natura Monte Maggiore sarà ancora più convincente.
Il paesaggio istriano abbonda di colline, boschi di quercie, coste rocciose, pinetti, vigne, campi di grano, giardini e frutteti. L'alloro, il mirto, l'oleandro, la lavanda e il rosmarino attirano con i propri colori e profumi.
Fino a tali bellezze si arriva usando delle strade «più lente», perciò frenate il ritmo, origliate la natura e lasciatevi ai godimenti.
Pinguente è posizionata nella parte settentrionale dell’Istria, ad un passo dal confine con la Slovenia. È un borgo medioevale situato su una collina ai cui piedi c’è una valle molto fertile dove scorre il Quieto (Mirna), il più grande fiume istriano. Oggi Pinguente è sopratutto nota per essere la “città dei tartufi”. Nella valle del fiume Quieto c’è il terreno migliore per la proliferazione del prezioso tubero. Il tartufo bianco d’Istria, secondo alcune scuole di pensiero tra gli addetti ai lavori, può venir paragonato a quello molto più conosciuto proveniente da Alba, in Piemonte. Le “Giornate del tartufo” in programma in settembre e ottobre sono diventate un appuntamento tradizionale. L’appuntamento clou è fissato per il secondo fine settimana di settembre quando in una padella gigante viene cucinata una frittata di dimensioni enormi. Vengono usate più di 2 000 uova accompagnate da 10 chilogrammi di tartufi. Questo appuntamento, in effetti, segna l’inizio delle “Girnate del tartufo”. Pinguente è circondata da molti altri borghi medioevali.
Nell'Istria settentrionale, sopra la valle del fiume Quieto, si trova, probabilmente la più conosciuta e la più attraente cittadina istriana medievale Montona. Montona è dominata dal campanile romanico gotico dalla merlatura addentellata dal 13. secolo, sestemato accanto alla Chiera parrochiale di San Stefano (Sveti Stefan) dal 17. secolo. Nella piazza centrale si trova anche il Palazzo comunale romanico, l'edificio profano più grande d'Istria di quel periodo e attorno ci sono altri numerosi edifici storici. Montona è da tanto tempo una destinazione turistica molto attraente e famosa e così vi si trova anche un albergo Kaštel (Castello) sistemato nell'ex palazzo della famiglia Polesini. Qui si tengono numerose manifestazioni, tra le quali, negli ultimi anni, la più famosa è il Festival internazionale del Film che si tiene alla fine di luglio e ci partecipano famosi artisti del film da tutto il mondo.
Montona è interessante anche agli appassionati del volo in mongolfiera, perché grazie al microclima favorevole, è possibile volare durante tutto l'anno e così Montona ospita alcune manifestazioni del volo in mongolfiera. Il bosco di Montona, che si estende lungo la valle del fiume Quieto, è il biotipo più conosciuto del tartufo, fungo sotterraneo a cui si attribuiscono caratteri afrodisiaci. La qualità del tartufo bianco istriano, la cui stagione va da settembre a dicembre, si può paragonare con quella dei tartufi francesi e italiani migliori.
Di fronte a Montona si trovano la cittadina pittoresca di Oprtalj e Livade, conosciute per i Giorni del tartufo che si tengono nel periodo da settembre a novembre. A Livade, che viene chiamata anche Centro mondiale del tartufo, ogni anno si organizza un festival particolare con la scelta del tartufo più grande. Attorno a Montona si estendono delle vigne con le sorte più conosciute, malvasia bianca e terano rosso e nei dintorni ci sono molte cantine e ristoranti ci qualità. Vicino ci sono anche le Terme istriane (Istarske toplice), luogo di cura con dell'acqua medicinale.
Sistemata ai 288 m al disopra del livello del mare, con un orizzonte aperto verso Montona e Monte Maggiore, è allontanata dal mare una 20 - na di chilometri. Viaggiando verso Grisignana, vicino alle colline a terrazza con le vigne e uliveti, il mare apparirà e scomparirà all'orizzonte, essendovi a portata di mano durante tutto il viaggio. Per le stesse vie camminavano gli incrollabili Histri e poi soldati romani.
Le vie lastricate di pietra, le mura, il castello, i passaggi sotto le arcate scolpite da stemme, palazzi, balconi, tutto il nucleo urbano medievale è rimasto, in sostanza, intatto fino ad oggi. Un soffio del passato attira con la semplicità ed armonia e forse proprio perciò qui si crea e si cura l'arte. Gli artisti e gli appassionati di questa città l'hanno rinnovata e hanno fondato una colonia artistica che ha dato di nuovo la vita alla città. Per tutti gli artisti dell'Europa sono aperte le gallerie, studi artistici, studi di restauro, scuole di ceramica e altri posti d'esposizione.
Le vie tranquille di Grisignana hanno ricevuto un nuovo soffio e vivacità e allora alla sua porta è arrivata – la musica. All'inizio si sentiva, timidamente, qualche nota suonata, poi le finestre si sono aperte e la musica ha risonato per le strade della città. Molti giovani musicisti, non solo da Croazia, ma anche dall'Europa e da tutto il mondo, ci arrivano per essere in compagnia e per imparare a suonare dai maestri migliori. È fondato il centro internazionale di musica per i giovani, si organizzano dei corsi per vari strumenti musicali, per l'orchestra, per il balletto; ci si svolge l'Internazionale Jazz Festival. Durante l'estate non c'è giorno senza un concerto, in chiesa oppure nella loggia cittadina, nel castello, oppure, semplicemente per le strade della città. L'amore verso la musica si sente ad ogni passo.
Da parecchi anni consecutivi nelle varie azioni promosse dai media croati e dall'Associazione turistica, Parenzo e al primo posto e non ha rivali. Tanti premi e riconoscimenti non sono stati meritati da nessuna citta turistica croata. . La ricca tradizione del turismo (il primo albergo fu costruito nel 1896) e la cura particolare per ogni ospite si rispecchiano in ogni angolo di Poreč.
Il turismo parentino non vive solo di sole, mare. Gli ospiti estivi sanno riconoscere le vestigia del passato, evidenti soprattutto nell'antico nucleo storico. Nei piu prestigiosi palazzi cittadini si trovano gallerie, musei o vi abitano degli inquilini, come nei nempi che furono. Molti nostri ospiti sicuramente non sanno di percorrere vie tracciate dagli Antichi romani. Si sono conservate, in parte, le mura cittadine e le torri: nella Pentagona si trova un ristorante ed in quella Rotonda un bar.
La basilica eufrasiana con le sue tre navate è il monumento più bello dell’arte bizantina del VI secolo. E’ sotto la protezione del UNESCO.. Nel suo interno possiamo ammirare anche i resti della pavimentazione musiva palocristiana che risale al periodo tra il II ed il VI secolo. Le parti superiori dell’abside centrale sono decorate con ricchi e preziosi ornamenti musivi di eccezionale valore artistico.
Orsera, antico villaggio di pescatori si e’ transformato nel noto centro turistico, con il porto protetto dalla configurazione naturale, con una miriade di isolette di fronte, entusiasma i visitatori con il suo fascino. Cresciuto propio sulla foce del Canale di Lema, sale in forma di terazzi attorno alla colina sopra il mare, con il dominante Kastel, un tempo la residenza di vescovi di Parenzo. Accanto al centro storico sono collocati moderni insediamenti turistici costruiti sulle colline ricoperte di pini dalle quali si gode il panorama stupendo dell’arcipelago di 18 isolette verdi di intatta bellezza naturale. Gli amanti del sole e del mare, con o senza costumi da bagno, possono godere delle baie ombreggiate e delle spiagge. Nelle prossimità del paese si trova l’aeroporto sportivo dove vengono organizzate le gare di paracadutismo e voli panoramici.
A nord di Rovigno, a circa 20 minuti di viaggio in automobile c’è una delle risorse naturali più belle della penisola istriana, la baia di Lemme, conosciuta altresì con lo pseudonimo del canale di Lemme o del fiordo di Lemme.
L'acqua nella baia è parzialmente salmastra, a causa delle fonti subacquee di acqua dolce ed è così adatta a sviluppo di piante e vita animale, è inoltre un ambiente ben noto per la presenza di ostriche e pesci (ostriche, mitili, orate, branzini...). Tutte queste squisitezze possono essere assaggiate in due ristoranti sul litorale stesso della baia.
Gli amanti di scalata libera troveranno una scogliera adatta sul lato settentrionale, in cui durante l’estate i fans di questo sport estremo usano arrampicarsi quotidianamente.
Il nome stesso di Lim ha relativa origine nella parola latina "Limes" (bordo), poiché fin dall'impero romano la valle ha diviso due province romane, le odierne città di Porec e Pola. Quaranta anni fa, qui sono state girate le scene di un film un film sui Vichinghi, "I Vichinghi", con Kirk Douglas nel ruolo principale. Nelle vicinanze si trova Dvigrad, una piccola città medievale che è certamente merita una visita.
Una delle cittadine più fotogeniche del Mediterraneo è Rovigno, un tempo borgo di pescatori e oggi centro turistico. Dista da Pola una quarantina di chilometri e sin dai tempi antichi è nota per le sue caratteristiche climatiche che migliorano la salute. Pertanto, nel rispetto della tradizione, Rovigno e i suoi abitanti hanno molto cura della città e “lottano” per l' appellattivo di “città sana” ... Tutto il resto è affidato alla natura. L’intera la costa, con le sue 22 isole, è patrimonio naturale sotto tutela.
V’incanteranno gli stretti vicoli medievali e la calda atmosfera mediterranea della cittadina. La chiesa principale, quella di S. Eufemia, custodisce le esequie della santa ed è uno degli esempi più belli dell’architettura barocca in Istria. Dal piazzale della chiesa si può ammirare un paesaggio mozzafiato: il mare costellato da numerose isole. Una visita al Museo Civico di Rovigno e alle numerosissime gallerie renderà ancora più completa quest’esperienza culturale.
Nel circondario troviamo numerosi sentieri e percorsi per la ricreazione, da percorrere in bicicletta, a cavallo o a piedi. Grazie al mare e a tutto ciò che esso offre, dalla vela alla scoperta del mondo sottomarino, agli effetti terapeutici, Rovigno è oggidì la meta di turisti di tutto il mondo.
La cittadina di Valle, sistemata a 140 metri di altezza sul livello del mare all’incrocio delle strade che portano a Rovigno, Pola e Trieste a cinque chilometri dal mare, è stata costruita intorno al castello medioevale delle famiglie nobili Sardo e Bembo nel XV secolo. Nei primi documenti scritti dell’epoca appare come villaggio romano Castrum Vallis. È ancora uno dei tipici villaggi istriani, edificati in cima ad una collina, con vie strette e case costruite in pietra. Si differenza per l’atmosfera particolare che lo circonda. Valle è dominata dal campanile della chiesa parrocchiale di S. Giuliano. La sua costruzione risale al XIX secolo. Recentemente Palazzo Bembo è stato rimesso completamente a nuovo, si distingue per bellezza anche la logia civica e il centro del paese è stato messo sotto tutela. Nella vicina baia Colone sono stati scoperti dei resti di fossili di dinosauro.
L’ arcipelago, che si trova sulla costa sud occidentale dell’ Istria nelle immediate vicinanze di Pola, era un tempo il ritrovo del jet set europeo e mondiale. È l’ unico parco nazionale in Istria e le sue 14 isole, di 736 ettari di superficie, sono ancor oggi un gioco unico della natura, che unisce nello stesso posto magnifiche specie animali e una flora ricca e rara. È ritenuto uno dei più bei arcipelaghi del Mediterraneo.
Di giorno in giorno lo splendore per molto tempo dimenticato dell’ inizio del secolo, riemerge lentamente e Brioni torna a essere meta del mondo degli affari. Gli ospiti sanno che in un posto così piccolo ma unico, possono riassaporare il fascino, troppo spesso dimenticato, della natura, dell’ aria pura, del mare cristallino e del verde mediterraneo intatto.
Sulle isole si arriva in motonave che parte giornalmente da Fasana, un vicino borgo di pescatori. È d’obbligo notificarsi alla ricezione del Parco nazionale di Brioni. È possibile girare le isole partendo dalla riva di Pola con soste più o meno lunghe – dipende dalla motonave – nel bacino di Brioni.
Pola, la più grande città istriana, è un autentico tesoro per gli appassionati di cultura. Il ricco itinerario lungo il passato trimillenario, che trova conferma a ogni passo in città vecchia, comincia e finisce nell'anfiteatro romano.
L' autentico atout turistico sono sicuramente i 190 chilometri di costa frastagliata, il mare cristallino e le accessibili spiagge “preparate” a scelta: lastre in pietra oppure semicerchi alla portata di tutti, specie delle famiglie con bambini e, le spiagge “selvagge” nascoste dal verde intatto, per gli amanti della privacy e dell' intimità.
Passeggiando per Pola noterete molti monumenti dell'architettura romana: l'Arco dei Sergi del primo secolo prima di Cristo, Porta Ercole e Porta Gemina, il Tempio di Augusto, l’Arena e il piccolo teatro romano in centro città. Una sensazione particolare si proverà sostando nella piazza principale della città, il Forum, che mantiene la funzione di ritrovo fin dai tempi dell'imperatore Augusto.
In passato Dignano era un importante centro urbano, e’ oggi questa città è un’interessante destinazione soprattutto per chi ama l’arte e la cultura. Passeggiando nella parte veccha della città sorprende la moltitudine di edifici appartenenti a diverse epoche: gotico, rinascimento e barocco. Va sottolineato il palazzo della famiglia Bettiza, il popolare Castello, costruito nel 1300, oggi sede del museo. Molto interessante anche la chiesa parrocchiale di S. Biagio il cui campanile è in assoluto il più alto in Istria (63 metri). Nella chiesa vengono conservati i corpi mummificati dei santi e una collezione di reliquie. Il villaggio di Barbariga, a pochi passi da Dignano, è noto per i resti di una villa che risale ai tempi dell’antica Roma con interessanti mosaici e con i resti di un oleificio. La produzione di un rinomato olio d’oliva è ancora oggi una delle attività principali a Dignano.
La cittadina medievale di Sanvincenti, situata all’estremo sud dell’Istria centrale, è uno dei gioielli istriani che ha ravvivato la propria offerta turistica solo negli ultimi anni, con manifestazioni di carattere vario organizzate nei punti storici più suggestivi del paese.
Nel castello medievale Morosini-Grimani recentemente restaurato, nel periodo estivo ci sono le serate dell’Istraetnojazz festival, mentre la bellissima piazza adiacente e gli spazi urbani circostanti fanno da scena all’ormai tradizionale Festival della danza e del teatro non verbale.
A Sanvincenti opera il gruppo artistico 'Šikuti machine' che organizza frequenti mostre, concerti e performance, mentre a fine autunno non va dimenticata la Festa del vino novello che presenta al pubblico i vini novelli dei migliori produttori istriani.
Sulla collina che domina Rabac é arroccata la medioevale Labin, il cui nome antico Albona, risale al 285 dopo Cristo. Nella cittá nacque Matthias Flacius Illyricus, riformatore e collaboratore di Martin Lutero. Oggi centro culturale e amministrativo. Una rara armonia di ricchezza architettonica e monumenti storici - culturali con numerosi studi artistici. Piena di vita e offre alla gioventù possibilista d'incontro e aggregazione nei caffè, nelle sue vie e piazze costruite a misura d'uomo. Dubrava con il suo parco di sculture - forma viva all'aperto con piú di 70 opere in pietra.
Girando per le viuzze della città vecchia, visitare il museo comunale per ammirare la collezione archeologica e etnologica ma anche il modello di miniera, unico in questa parte d'Europa, poi visitate la raccolta memoriale di Matthias Flacius Illyricus, date uno sguardo negli studi artistici, godete l'incantevole veduta dalla Fortica (fortezza) su Rabac, l'isola di Cres e i dintorni di Labin. Al ritorno avrete tempo per lo shopping nei piccoli ed eleganti negozi. Se volete ristorarvi basta fermarsi sulla terrazza di qualche piccolo bar. Qui ognuno trova qualcuno, si concludono affari, oppure, si fanno le solite chiacchierate.
Il paese di Rabac, noto centro turistico estivo, verso la meta del secolo XIX era un piccolo paese con una decina di case. Grazie alla sua bella insenatura, ben presto venne scoperto dai primi visitatori. Uno tra i primi turisti di Rabac e stato lo scrittore di viaggi Richard Francis Burton, che vi soggiorno gia nel 1876. Dopo questo soggiorno e la visita ad altre località costiere nacque il libro 'Coste istriane' nel quale egli descrisse pure le bellezze ed il fascino di Rabac.
Una cittadina medievale dalla bellezza incantevole in pietra. Sistemata sulla roccia di costa alta 157 m, 20 km da Abbazia, presenta la fine della riviera di Liburnia. Da Bersezio si estende la vista alle isole di Cherso, Unije, Sansego e alla cima più meridionale di Montemaggiore, Sisol (835 m) fino alla quale porta un sentiero pedonale. Prima Bersezio viveva dall'agricoltura, viticoltura, allevamento del bestiame e pesca. Un dato interessante è che in questa cittadina già più di un secolo non ci sono persone analfabete.
Il numero di circa 500 abitanti nei mesi d'estate si moltiplica più volte perché il posto vive anche dal turismo. A 15 km d'Abbazia, qui si trova la più bella spiaggia di ghiaia del Litorale. Anche gli abitanti delle cittadine litorali vicine attraversano chilometri per passare una giornata su questa spiaggia naturale. Nel porto, ogni giorno, si possono aspettare delle barche da pesca, come quando questo posto si sviluppava come un porto della vicina Moschiena.
Sulla collina alta 173 m, 2 km sopra la Baia di Moschiena si è sistemata Moschiena, abitato storico della tribù ilirica dei Liburni secondo i quali tutta la regione ha preso il nome. Grazie alla vista bellissima a tutto il Quarnero, Moschiena è un luogo di gite preferito da numerosi gruppi di turisti, ma anche punto di partenza per gli appassionati del camminare e delle scalate verso vecchi e abbandonati villaggi (995 m) di Montemaggiore fino a dove porta un sentiero pedonale.
Abbazia, una destinazione turistica elegante, è il centro della riviera con la tradizione più lunga in turisno della Croazia. La posizione favorevole del geotraffico, la più vicina uscita al mare caldo dell'Europa centrale, a circa 500 km da Milano, Vienna e Monaco di Baviera, vegetazione ricca e un clima mite (45°20' latitudine Sud), sono le ragioni più importanti dell'inizio e dello sviluppo del turismo alla fine del 19.secolo. Costruita a cavallo tra il 19. e 20. secolo, fino ad oggi ha conservato un'armonia con la natura. Giardini pubblici curati, lungomare illuminato (12 km), stabilimenti balneari ordinati e fontane sono un quadro per le ville e gli alberghi dove possono sistemarsi circa 6000 ospiti.
Riguardo alla relativa stabilità della temperatura (la media invernale 7,0 °C, estiva 21,9 °C), alta pressione d'aria, il flusso continuo d'aria, il clima ad Abbazia è tranquillante e ristorativo. I contrasti tra il mare e la montagna, tra il verde dei giardini pubblici e il mare, tra vecchi edifici e la comodità moderna, tra rumorosi luoghi di divertimento e tranquilli luogni di gita, fanno d'Abbazia e dei suoi dintorni un attraente punto d'incontro dei turisti in ogni stagione.